sabato 23 aprile 2011

AVREI DOVUTO SAPERLO.


Stai leggendo, quindi "Eccoti".
Hai cinque minuti di tempo?, sei in casa o comunque riesci a ritagliarti uno spazio da sola?

Ieri stavo tornando alla base insieme a Rachel (la mia auto), avevo in testa quei mille pensieri che paradossalmente te la rendono vuota: l'inconscio mi guidava verso casa, l'io decise di ascoltare l'ultimo cd dei Foo Fighters per non assopirsi del tutto.

E, improvvisamente, ti ho pensata.

Cioè: non tu, o forse sì, non so, non ho idea di chi tu sia, forse ti conosco benissimo e senza saperlo aspettiamo che un motivo banale alimenti la passione, forse ci siamo visti ieri sera di sfuggita, forse ci siamo fumati insieme una sigaretta all'uscita dal lavoro, forse ci vedremo il prossimo mese, forse ci sfioreremo senza riconoscerci, forse non ci vediamo da un paio di settimane e giochiamo a dimenticarci, non è questo il punto: non ti ho idealizzata fisicamente - non mi interessa, ora.

Ma mi sei venuta in mente, questo conta.

E così ti scrivo, come fossi il professor Ismael di Oceanomare, perché tu un giorno possa leggere che ora - all'alba del 22 aprile 2011 - ho provato il desiderio di vederti eccetera.

Avevo la mente sgombra, l'auto col pilota automatico, il silenzio intorno e mister Dave che cantava.
Fino a qui tutto normale, insomma.

E poi le cose succedono, così, inaspettate, come se la vita stessa fosse una sorta di serendipità perpetua.
Ho sentito una canzone e ho pensato che la dovevo/devo/dovrò condividere con te, chiunque tu sia.

Sono così egoista da dire che è già la "nostra".

"Lay your hands in mine

Heal me one last time"


Mi piacerebbe che tu la ascoltassi: seduta, al buio, sola, a volume alto.

Forse pretendo troppo, ma ne vale la pena - almeno per me, per capire, per capirmi, per capirti.

E' un po' come se quella canzone mi avesse fatto comprendere che a mancarmi è una persona che non idealizzo.

Boh. In definitiva stamane mi son trovato un capello bianco e in ufficio la mia coinquilina siberiana sostiene che mi "devo" sposare, forse questi sono i primi segnali tangibili dell'apocalisse?

Manchi, essere che non riconosco.

"Through I cannot forgive you yet

No I cannot forgive you yet

To leave my heart in debt

I should have known"

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